“L’Arte dell’Esperienza” ecco il nuovo libro di Marco Bonini

L’Arte dell’Esperienza è il nuovo libro dell’attore, educatore ed insegnante Marco Bonini, edito da La
Nave di Teso. Disponibile in tutte le librerie da venerdì 20 maggio 2022, è un lavoro nato in pieno
lockdown, quando il settore dell’arte è stato penalizzato dalle restrizioni imposte dal governo.
“Sono uno dei fondatori di Unita, ossia l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, un’associazione di
categoria del nostro settore. Ho fatto parte del direttivo per tutto il primo anno di fondazione, nata in pieno
lockdown. Quando il premier Giuseppe Conte ha inserito il teatro e il cinema nel settore non essenziale, mi è
venuta quindi voglia di scrivere il libro: se la gente va a teatro, non sta infatti andando a perdere tempo, ma
ad assistere ad un rito identitario-collettivo. La nostra funzione pubblica è quella di raccontare chi è la
Società. Il pubblico ha bisogno di sapere chi siamo noi perché questo ci orienta, ci fa alzare la mattina, ci fa
sentire meno soli. E per questo non è vero che il lavoro di noi attori non è essenziale”.
La funzione dell’attore dev’essere, proprio come viene raccontata nel libro, quella di raccontare
l’esperienza umana. Non a caso, Bonini è certo del fatto che l’esperienza della recitazione possa essere
uno strumento didattico utile a tutti, da inserire pure nel percorso curriculare delle scuole. Avere nel
proprio background strumenti recitativi aiuta, infatti, ad acquisire competenze emotive fondamentali.
Imparare a gestire le proprie emozioni, è il primo passo per risolvere emergenze sociali come il bullismo,
le discriminazioni, la violenza di genere e il razzismo.
“Esattamente come si insegnano a scrivere e a leggere, anche se non tutti diventiamo certamente
Hemingway, gli alunni dovrebbero avere i rudimenti della recitazione perché quella tecnica alfabetizza la
lingua delle emozioni. Qualsiasi forma di violenza viene da un’insensibilità. Tu puoi uccidere perché non
provi l’emozione di essere ucciso, ma se entri empaticamente in quella situazione diventa molto più difficile
violentare, uccidere o maltrattare. L’esperienza emotiva innalza la coscienza delle persone, che in qualche
modo diventano meno esposte ai problemi sociali come il bullismo e così via”.
L’Arte dell’Esperienza è stato presentato al Salone del Libro di Torino sabato 21 maggio 2022. Al suo fianco
Bonini, già autore nel 2019 di Se Ami Qualcuno Dillo, la collega-attrice Giovanna
Mezzogiorno.

Emilio Franchini, protagonista al Cinema con “Medium”

L’Attore romano Emilio Franchini sarà Walter, il protagonista del film Medium, prodotto da Emy Productions e in uscita nelle sale  il 14 ottobre 2021. Membro di una banda, il ragazzo si troverà a fare una rapina in un bar gestito da un boss, interpretato da Toni Sperandeo e, per non perdere la vita dovrà effettuare, insieme ai suoi compagni, un colpo in una villa umbra.

Walter non è abituato a fare colpi grandi, si accontenta di poco. Tutto partirà quando questo ragazzo, insieme al suo gruppo di complici, farà una rapina in un bar, con un bottino pari a 70/80mila euro. Ovviamente, i criminali resteranno perplessi e non spenderanno i soldi perché vorranno capire com’è possibile averne trovati così tanti. Appena ritorneranno a casa, troveranno dunque un boss, gestore di quel bar che era una copertura,  che proporrà loro di tenersi i soldi, invece di ucciderli, in cambio di un ulteriore colpo”.

I protagonisti entreranno così nella villa in Umbria di Hung, interpretato da Hal Yamanouchi. Il loro compito sarà quello di entrare in possesso di una giada, che avrà sul collo la figlia malata del proprietario,  che ha un valore 2 milioni di euro. I giovani non avranno idea di ciò che li aspetta nell’angusta abitazione. All’interno della stessa ci sarà infatti il male ad attenderli. Un impegno cinematografico per Franchini che va ad aggiungersi a quello di Una Preghiera per Giuda, sempre diretto da Emy Productions.

Anche se è un film di mafia, sono rimasto sorpreso dalla sceneggiatura di Una Preghiera per Giuda. Non parla soltanto di droga e di altre cose brutte. C’è spazio per l’amore, per il rancore verso un padre mai frequentato, interpretato da Toni Sperandeo. Ci sono drammi, passato e futuro; c’è tutto. Ha nel cast attori americani importanti, come Danny Trejo e Natalie Burn. Essere il protagonista di questo film mi ha reso veramente orgoglioso. Già si parla di un seguito. Nel film non si dà eco soltanto crudeltà, che quando si parla di mafia ci deve senz’altro essere, ma in Una Preghiera per Giuda sono certo che affascinerà anche l’amore impossibile tra il mio personaggio e quello interpretato da Martina Nasoni”.

Entrambi i film sono diretti da Massimo Paolucci, regista a cui Emilio dedica un profondo ringraziamento per avergli dato la possibilità di emergere dopo un film, in inglese, dove aveva fatto quattro pose.

Massimo ha visto che avevo talento, la stoffa, e mi ha subito messo alla prova dandomi in Medium la parte del protagonista. E’ un uomo generoso e di cuore, ma anche giustamente tosto, se sbagli si fa sentire. In un’ambiente con 60/70 persone che compongono la troupe devi avere veramente polso. E lui ce l’ha ed è molto creativo”.

Dopo aver fatto alcune comparse in Che Dio Ci Aiuti e qualche pubblicità, Franchini si è dedicato per dieci anni al calcio, salvo poi vedere riaccendersi in lui la passione per la recitazione.

Grazie all’incontro con Massimo Paolucci, è riscattato in me quel fuoco per la recitazione. L’attore è un mestiere che ti fa sognare, dove devi sempre migliorare. La fiamma si è riaccesa e non si spegnerà mai. Per questo voglio fare dei corsi per studiare e migliorarmi sempre di più”.

Giuseppe Furgiero, tra talento e passione per lo Spettacolo

La passione per l’arte è nata in maniera molto  casuale per il giovane Giuseppe Furgiero. Nel periodo della pandemia, ha capito infatti che era l’unica cosa che davvero lo affascinava, motivo per il quale ha cominciato a seguire qualche personaggio famoso ed ha fatto delle imitazioni sui suoi canali social. Finché non è nata una collaborazione con una produzione di moda, che lo ha contattato.

E’ nata la collaborazione con Millenium Fashion Moda Tv, dove mi hanno proposto di entrare. Il loro mondo ha affascinato, ho subito accettato. Da lì, sono arrivate anche le richieste di varie interviste. Mi definisco una persona estremamente positiva e aperta alle novità. Tutto è cominciato da alcune imitazioni. La prima su Baby Yoda, abbastanza particolare perché aveva un accenno di dialetto barese. Ci sono state poi le imitazioni di Adriano Celentano e quelle di Massimo Ranieri e Gianni Morandi, visto che in quel programma ho dovuto eseguire, cantando in playback per concentrarmi solo sull’imitare i due cantanti, Perdere L’Amore e Uno Su mille”.

Tra i punti di riferimento di Giuseppe, a livello cinematografico, c’è Christian De Sica, che ha amato nel genere “cinepanettone” svolto per anni insieme a Massimo Boldi. Intanto, prossimamente sarà sul set di un film.

Emanuele Gambetti, che è un mio amico, mi ha proposto di girare un film insieme a lui, che si intitola La Sposa Farlocca. Si girerà a Roma; sarò il secondo protagonista insieme ad Emanuele. Per il futuro, sento di essere adatto anche ad esprimere le emozioni dell’amore, tipiche dei film romantici. E mi vedo adatto anche al drammatico”.

Oltre a non disdegnare la partecipazione ad un talent o a un reality per farsi conoscere dal pubblico, Furgiero sente di dover ringraziare lo staff della Millenium, che lo ha spronato ad entrare nel mondo dello spettacolo, e il maestro Vincenzo Bocciarelli, che lo ha assistito in questo percorsa. Ultima, non per ordine di importanza, la sua famiglia, che gli è sempre vicino”.

Giulia Di Quilio ritorna in pista tra cortometraggi e teatro

L’attrice Giulia Di Quilio, dopo l’anno e mezzo in cui è rimasta ferma a causa del Covid, sta attualmente girando un cortometraggio diretto da Luigi Rossini che, con ogni probabilità, parteciperà alla mostra del cinema di  Venezia. Inoltre, di recente, è uscito in tutte le sale cinematografiche il film QN – Il quaderno nero dell’amore diretto da Marilù Manzini. Nel 2022 debutterà infine con uno spettacolo teatrale, rimandato più volte per via della pandemia. Tutti impegni che andranno ad impreziosire il suo percorso d’attrice, cominciato in maniera particolare.

Nasco come modella. Ho lasciato l’Abruzzo, da giovanissima, per trasferirmi prima a Milano, anche se in seguito sono arrivata a Roma al fine di muovere i primi passi nel mondo della moda. Quando ho cominciato a lavorare come attrice avevo circa 28 anni. Ho studiato così con Enzo Garinei, il padre del musical, e mi sono formata con esperienze teatrali e cinematografiche. Come saprà, nel mio percorso un po’ fuori dall’ordinario, ad un certo punto, ho incontrato poi il burlesque. Grazie a Sanremo 2010, che l’aveva ospitata, ho conosciuto Dita von Teese. Mi sono innamorata della sua performance, che non sapevo ancora facesse parte del burlesque. Quando, proprio in quei giorni, è passata in tv la scritta del programma di Sky Uno che cercava delle ragazze per Lady Burlesque, mi sono iscritta e da lì è nata un’altra bella storia”.

Nel curriculum della Di Quilio c’è anche il film, vincitore del Premio Oscar, La grande bellezza, diretto da Paolo Sorrentino. Anche se ha interpretato un piccolo ruolo, Giulia è stata notata per la donna conturbante presente in una scena al fianco di Toni Servillo. Tra i ruoli a cui è legata maggiormente c’è poi quello della Pm Clara Fiorito in Un Posto al Sole.

“I napoletani mi hanno accolto benissimo; durante il periodo di Un Posto al Sole mi sentivo proprio a casa. Non avevo mai fatto una soap; non ero sicuramente abituata a girare tantissime scene al giorno. Al cinema è tutto più rallentato, dato che si fanno al massimo tre o quattro scene in un giorno. Nella soap i tempi, invece, sono molto più serrati, con tante pagine da imparare a memoria”.

In futuro, Giulia Di Quilio vorrebbe lavorare con Checco Zalone, visto che è una profonda amante della sua comicità, ma intanto si è posta come obiettivo quello di diventare autrice di se stessa.

Attualmente mi sto dedicando alla preparazione di una serie di podcast, che tratteranno l’eros in chiave comedy. Li pubblicherò, probabilmente a settembre, su Spotify e altri spazi. La finalità principale è quella di espormi e raccontarmi di più; svelare a chi mi segue lati inediti di me”.

Andrea Candeo, bellezza e talento tutta da scoprire

Il modello e attore Andrea Candeo è il protagonista di Abbi Cura di Me, il singolo di Andrea Crimi tratto dal concept album L’Amore Dietro Ogni Cosa, nato dal libro scritto da Simone Di Matteo. Un vero e proprio Guinnes World Record, visto che nella storia della letteratura e della musica non era mai accaduto che da un libro venisse tratto un album musicale con 13 canzoni, a loro volta tratte dai capitoli dello stesso,

Il video del singolo l’abbiamo girato in Liguria. Il brano parla di due persone che stavano insieme e che poi hanno interrotto la loro relazione. Io, protagonista insieme all’altra ragazza Sofia, entravo in questa casa dove ogni angolo era collegato a  dei ricordi, rappresentati attraverso dei flashback. Doveva lasciare un messaggio malinconico. Il brano si intitola ‘Abbi cura di me’ perché questo ragazzo, anche se non starà più al suo fianco, promette alla sua ex di prendersi sempre cura di lei, dato che sarà perennemente nei miei pensieri. Dal mio punto di vista, non è stato molto difficile girarlo. Mi è bastato ricordare determinati argomenti, legati alle batoste prese in passato, per esprimere tali sensazioni di sofferenza o di gioia, quando appunto il ragazzo che interpretavo ricordava i momenti felici passati con la sua lei”.

L’attività di modello è cominciata per caso per Andrea, che se sua madre ha lavorato per vent’anni in una ditta di moda. Non a caso, prima di intraprendere questo percorso, ha fatto degli studi totalmente differenti.

“Credo chesia bello incrociare nella maniera più stretta possibile le proprie passioni. Grazie a Simone, ho avuto la possibilità di coniugare la passione per la moda e lo spettacolo con gli studi che ho fatto. Sono un perito chimico; in seguito, mi sono laureato in agronomia alla Statale a Milano. Simone mi ha dato l’opportunità di avere una rubrica tutta mia sul suo sito Vanity Class, dove posso parlare di vari argomenti. Attualmente, sto trattando da un mese e mezzo le piante aromatiche con tutte le loro proprietà a livello aromatico, farmaceutico, cosmetico, terapeutico e così via”

Dato il suo essere scaramantico, Candeo non si è posto tanti obiettivi per il futuro anche se ha annunciato un suo prossimo progetto.

Mi vedrete nel video del nuovo singolo di Andrea Crimi con Laura Bono. Ad oggi, sono riuscito ad  entrare nella squadra di Alberto Cellerino, cosa di cui sono molto orgoglioso”.

SHER B, tutte le novità della star della musica internazionale

SHER B – CHI E?


Nome: Mario

Cognome: Spataro

Nome d’Arte: Sher B.

Nato in Calabria

Altezza: 184 cm

Professione: Cantante, pianista, percussionista, marimbista, solista e compositore in Italia e all’estero

Mario Spataro, conosciuto anche con lo pseudonimo di Sher B., si è appassionato alla musica fin da quando era bambino grazie al suo orecchio assoluto. Inizialmente pianista ed organista, all’età di 14 anni ha scoperto anche il mondo delle percussioni e la batteria. Ha vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali come il “Tournoi Internazional De Music, Paris”, “L.H Stevens Special Prize, New York Foundation”e  “Austria int. Awards”. Un percorso artistico che è stato impreziosito dallo studio fatto con artisti del calibro di L.H Stevens, M.J. Burrit, M.Queen, J.Beck, R.Holly, T.Adams, N.J Zivkovic, K. Aleo, I. Bilic, M. Klimasara, R.Wiener, N.Groover, Keiko Abe, L. Morleo.

Ha suonato in diverse parti d’Europa: dall’Italia alla Spagna, passando per la Grecia, l’Austria, la Repubblica Ceca, la Francia, il Belgio, la Germania, la Svizzera e tante altre. Gli è stata conferita La Medaglia al Valore Musicale dalla Camera dei deputati italiana. E’ insegnante a Parigi, Nizza e Montecarlo. Oltre al successo nel repertorio di musica classica, il polistrumentista Spataro alterna la professione di marimbista a quella nella musica dancehall, reggae e hip hop, dove ogni giorno raccoglie tantissimi seguaci.

Ha fondato due case discografiche: la Warrior Inc e la Sher B. Empire. Il suo ultimo album, intitolato ‘M Ashanty, è uscito il 1^ gennaio 2021 e contiene al suo interno dodici tracce. Sono poche le informazioni sulla sua vita privata. Su Instagram è seguito da circa 90.000 follower. Tra i suoi progetti futuri c’è quello di lanciare una nuova linea di profumi.

Diego Sanchez, attore, cantante, musicista e showman, artista a 360gradi

Diego Sanchez, attore, cantante, musicista e showman a tutto tondo ha cominciato a studiare pianoforte fin dall’età di sei anni, grazie al padre musicista. Un percorso artistico dove ha avuto modo, tra l’altro, di avere come insegnanti di canto Tosca e Rossana Casale.

Ho avuto esperienze sia in teatro, sia in televisione. Ho fatto piccoli ruoli, che comunque mi hanno insegnato tantissimo. Dico sempre , tra me e me, che l’ultima esperienza è sempre la più bella, perché si unisce a quelle precedenti che mi hanno già formato. In questo caso, sto parlando de Il commissario Ricciardi con la regia di Alessandro D’Alatri, che è bravissimo, un maestro di grandissima levatura”.

Nel suo percorso artistico, Sanchez ha avuto modo di lavorare con tante primedonne della televisione: da Angela Melillo ad  Antonella Elia, passando per Matilde Brandi, Justine Mattera e Nadia Rinaldi. In futuro, non esclude, qualora glielo proponessero, di partecipare ad un reality show.

La parte più razionale, creativa e legata all’arte, che fa parte di Diego, non parteciperebbe. Sanchez, invece, è sicuramente più istintivo e commerciale, ragion per cui almeno valuterebbe la proposta. Comunque sia, tra una fiction, uno spettacolo teatrale o un reality opterei sempre per i primi due. Ad ogni modo, bisogna anche tener conto del fatto che grazie ai reality, spesso snobbati, sono venuti fuori anche tanti personaggi importanti. Mi viene in mente, ad esempio, Luca Argentero, che ha partecipato al Grande fratello, oppure Tommaso Zorzi, uno degli ultimi in ordine di tempo, che è dotato di grande simpatia, oltre che un ragazzo pieno di cultura e con tante cose da dire”.

Diego non insegue ad ogni costo il successo, ma per il futuro sogna di essere conosciuto maggiormente a livello nazionale, così come è già stimato in Sicilia e in Campania, ma anche a Roma grazie ai tanti anni passati col Bagaglino al Salone Margherita.

In futuro mi piacerebbe avere la serenità di affiggere per strada un mio manifesto, consapevole del fatto che la gente verrà a vedermi perché convinta che sarà un bello spettacolo. Il mio sogno è questo”.